L’obiettivo dei Ricercatori dell’University of Utah è stato quello di determinare le caratteristiche cliniche della psoriasi in grado di predire l’interferenza con il sonno.
I dati sono stati ottenuti da 420 pazienti che hanno risposto all’indagine telefonica o via e-mail promossa dalla National Psoriasis Foundation.
L’artrite psoriasica è risultato il più forte predittore di disturbo del sonno ( odds ratio, OR=3.26 ).
Anche il prurito, il dolore delle lesioni e l’impatto sul benessere emozionale sono predittori significativi ( OR=1.26, 1.22 e 1.18, rispettivamente).
L’area della superficie corporea coperta dalla psoriasi, l’indice di massa corporea ( BMI ) e la terapia non erano invece predittori significativi dell’interferenza con il sonno.
Lo studio presenta il limite che tutti i dati erano autoriferiti e non valutati da un medico.
In conclusione, la storia di artrite psoriasica, la presenza di prurito e il dolore delle lesioni psoriasiche, e l’impatto della psoriasi sul benessere emozionale erano in grado di predire l’interferenza con il sonno. ( Xagena2009 )
Duffin KC et al., J Am Acad Dermatol 2009; Epub ahead of print
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