Il trattamento della psoriasi nei pazienti con concomitante infezione da virus dell'epatite C ( HCV ) è un argomento assai complesso.
Non solo la psoriasi è esacerbata dalla terapia con Interferone, lo standard di cura per l’epatite C, ma molte terapie per la psoriasi sono potenzialmente epatotossiche, immunosoppressive o entrambe le cose; ciò è stato generalmente ritenuto una controindicazione nelle infezioni croniche come l’epatite C.
L’obiettivo dei Ricercatori del National Psoriasis Foundation è stato quello di arrivare a un consenso sul trattamento della psoriasi nei pazienti con concomitante infezione da virus dell’epatite C.
Sono state esaminate le segnalazioni presenti in letteratura per quanto riguarda le comuni terapie per la psoriasi e la loro epatotossicità.
Le terapie topiche sono il trattamento di prima scelta per i pazienti con psoriasi limitata ed epatite C.
La fototerapia con raggi ultravioletti B può essere considerata come il trattamento di seconda scelta utilizzato quando necessario.
La fototerapia con raggi ultravioletti B in combinazione con terapie topiche è la prima scelta per i pazienti con psoriasi da moderata a grave, ed è considerata sicura in quei pazienti con concomitante infezione da virus dell’epatite C.
Altre terapie sistemiche, come Acitretina ( Neotigason ), Etanercept ( Enbrel ), ed eventualmente altri inibitori del fattore di necrosi tumorale ( TNF ), sono considerati di seconda scelta.
Anche la terapia con Psoralene più raggi ultravioletti A dovrebbe essere considerata di seconda scelta.
Ci sono pochi studi sul trattamento della psoriasi con la terapia sistemica nei pazienti con pre-esistente patologia epatica.
In conclusione, non ci sono ampi studi clinici in doppio cieco che affrontino il trattamento della psoriasi nei pazienti con epatite C e sono quindi necessari ulteriori studi. ( Xagena2009 )
Frankel AJ et al, J Am Acad Dermatol 2009; 61: 1044-1055
Dermo2009 Farma2009 Inf2009